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Le 6 bellezze “green” in giro per il mondo

Ci sono metropoli nel mondo che, nonostante le dimensioni, riescono a mantenere un'anima "verde": ecco le grandi città tutte da vivere.

Sono "verdi", non per la rabbia né per l‘invidia. A renderle tali sono la quantità di parchi e spazi all'aperto vivibili in mezzo alla natura, l'attenzione per le emissioni, gli investimenti nelle energie rinnovabili e la realizzazione di una cultura ecologica collettiva. Per stilare la nostra classifica delle città più green del mondo abbiamo selezionato i luoghi in cui la sostenibilità si unisce a bellezza, architettura e cultura. Non credete sia possibile? Se volete scoprire come si possono coniugare natura e ambiente urbano, potete fare le valigie per le sei mete che abbiamo scelto per voi.

  • San Francisco (USA): è una metropoli che ha fatto del rispetto dell'ambiente un vero e proprio marchio di fabbrica, soprattutto per quanto riguarda la riduzione, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti. E se questo non dovesse bastare a convincervi della sua anima verde, fate una passeggiata a scelta tra i parchi cittadini: Golden Gate, Dolores, Marchant Gardens, Lincoln e Yerba Buena Gardens. Potrete respirare a pieni polmoni come foste in campagna. La qualità dell'aria è buona, nonostante gli oltre 820mila abitanti che diventano più di 8 milioni considerando l'intero agglomerato urbano.
  • Vancouver (Canada): ogni scelta "politica" della città canadese deve fare i conti con la natura. Dall'edilizia all'architettura, dal fabbisogno energetico alla mobilità, a Vancouver il "verde" è uno stile di vita più che una moda. E per ammirare dall'alto la città basta addentrarsi nella "selva" del Queen Elizabeth Park, una sorta di finestra affacciata sulla città a 360°. E chi dice che l'ecologia non porta ricchezza non ha fatto i conti con l'amministrazione comunale di Vancouver: entro il 2020 potrebbero essere creati qualcosa come 10.400 nuovi posti di lavoro "a impatto zero".
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  • Portland (USA): chiudiamo il capitolo delle metropoli made in North America con la capitale dell'Oregon. In testa a molte delle classifiche sulla vivibilità negli USA, la città si difende dalle emissioni di CO2 a suon di leggi, piste ciclabili e oasi naturali dal centro alla periferia. E il colpo d'occhio per i passeggeri del Portland Aerial Tram, la funivia che dall'inaugurazione nel 2007 ha trasportato oltre undici milioni di persone evitando più di 3 milioni di chilometri di tragitti automobilistici, è spettacolare.
  • Curitiba (Brasile): in un Paese dalle forti contraddizioni anche dal punto di vista ambientale, si è guadagnata un posto d'onore tra le città brasiliane "sconosciute" da scoprire. Protetta da una cinta di boschi, la città "garantisce" la cifra record di 55 metri quadrati di area verde per abitante in virtù di un numero di parchi e giardini che è stimato in più di mille e di oltre 1,5 milioni di alberi che negli ultimi anni sono stati piantati lungo le sue strade.
  • Stoccolma (Svezia): non ci vuole grande fantasia per immaginare che questa città, come la maggior parte delle città del Nord Europa, sia tra le regine dell'eco sostenibilità grazie a politiche lungimiranti che da decenni mettono l'ambiente tra le priorità irrinunciabili. L'inquinamento diminuisce anno dopo anno e, stando alle proiezioni del ministero dell'ambiente, entro 30 anni potrebbe liberarsi del prezzo, "salato" comunque lo si voglia interpretare, della benzina. Il resto lo fa "madre natura": la superficie della città è quasi per metà occupata da parchi e giardini.
  • Amburgo (Germania): è ormai da tempo nella lista dei "buoni" degli ambientalisti. Qui il "green", grazie al celebre pragmatismo teutonico, è diventato "greening", a indicare un impegno preciso al servizio dei cittadini ma di cui i cittadini stessi sono a loro volta protagonisti attivi. Ad Amburgo ex fabbriche, anche di grandi dimensioni, sono state riconvertite in nuovi parchi. Al contrario di quello che cantava Adriano Celentano, là dove c'era una città oggi c'è l'erba.

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