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In Veneto, lungo le rive del Brenta

Le ville costruite lungo il naviglio coniugavano funzioni di azienda agricola e casa di vacanza destinata alla villeggiatura dei nobili veneziani.

La moda della 'villeggiatura' toccò l'apice nel 700, quando, in estate, tutta la Venezia bene si trasferiva lungo le rive del Brenta e le grandi famiglie veneziane facevano a gara per organizzare feste.Quei tempi sono passati, ma la Riviera si può comodamente visitare anche in macchina: il percorso da Stra a Fusina, lo sbocco del canale della Laguna, è di una trentina di chilometri. L'alternativa è navigare con i burchielli, i battelli turistici a motore (in servizio da fine marzo a ottobre, a eccezione del lunedì) che percorrono le vie d'acqua fra Padova e Venezia, facendo sosta alle principali ville.

A bordo

La motonave principale è il Burchiello, che fa il tragitto da Padova a Venezia ogni mercoledì, venerdì e domenica, e da Venezia a Padova ogni martedì, giovedì e sabato. Da Stra a Fusina opera il battello Città di Padova della Delta Tour (tutti i giorni tranne il lunedì). Itinerari diversi per lunghezza e durata sono offerti dai Battelli del Brenta. Lungo il Naviglio del Brenta si incontrano nove ponti girevoli e quattro chiuse di compensazione (dette conche o porte): sono "ascensori ad acqua", che consentono la navigazione in entrambi i sensi, ammortizzando i 10 metri di dislivello fra il canale e le acque della Laguna.

Lungo il canale

Per chi arriva dalla terraferma, il punto di partenza è Stra, dove sorge Villa Pisani, la più principesca delle dimore della Riviera. Il suo stile coniuga il fasto dell'ultimo barocco con l'armonia e il rigore dello stile neoclassico. Bellissimo è il parco, che si estende per undici ettari, con il celebre Labirinto, un tortuoso percorso di siepi che porta a una torretta centrale, coronata da una statua di Minerva. Procedendo lungo il fiume, si arriva a Dolo, il paesino più caratteristico della Riviera. La parte antica è sull'Isola Bassa, con vicoli, piazzette e il vecchio Squero, il portico dove un tempo venivano costruite e riparate le barche. Sullo spiazzo, affacciato sul canale, si tengono fiere e mercatini. Di fronte ci sono i mulini del 500, che oggi ospitano un bar-enoteca. Fra Dolo e Mira c'è Villa Widmann Foscari Rezzonico. Accanto alla dimora principale, con affreschi e arredi in stile rococò c'è la grande barchessa, la tipica costruzione di servizio che, di norma, ospitava la dispensa, la rimessa per le attrezzature agricole e le cucine. Tutto attorno, uno splendido parco con statue di pietra e fontane. Sul lato opposto del canale si fa spazio la Barchessa Valmarana, un tempo collegata all'omonima villa che, all'inizio del 900, fu abbattuta dai proprietari per evitare di pagare la tassa sulle abitazioni di lusso, mentre le ali di servizio furono trasformate in magazzini e cantine, e gli splendidi affreschi che decoravano la foresteria nascosti sotto uno strato di calce. La Barchessa (aperta al pubblico da marzo a ottobre, ma il resto dell'anno è visitabile su appuntamento) negli anni 60 fu acquistata Luciano Minguzzi che recuperò gli antichi ambienti, l'elegante giardino all'italiana e il bel parco con i filari di rose. Proseguendo si attraversa il centro di Oriago: lungo il canale, le vecchie case si alternano alle ville, fra cui spicca Palazzo Mocenigo. Ormai in prossimità della Laguna, svetta solitaria la cinquecentesca Villa Foscari detta la Malcontenta, una delle più belle creazioni del Palladio, sollevata su un alto basamento come un tempio antico.

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(In collaborazione con TuristiPerCaso)

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