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Toledo e I suoi mille monumenti

Una fittissima rete di minuscole vie, una straordinaria abbondanza di monumenti tra cui spicca la più antica basilica nazionale.

La Puerta del Sol, decorata da bastioni e feritoie che le conferiscono un fascino militare, è una delle porte tramite le quali entrare a Toledo, splendida città spagnola dalla beauté medievale collocata su una deliziosa collina presso l'alveo del Tago. Tra le numerose porte toledane citiamo anche quella del Pruno, tipicamente rinascimentale e decorata con stemmi gentilizi e una raffigurazione della patrona santa Leocadia, e poi la arabeggiante Puerta de Alcantara e quella dei Dodici Canti, rimasta murata per molti secoli e recentemente recuperata.

Una fittissima rete di minuscole vie, una straordinaria abbondanza di monumenti tra cui spicca la più antica basilica nazionale, risalente al IV secolo, ed un clima gradevole caratterizzano la città di Toledo, regno dell'artigianato. L'arte damasca, l'arte delle spade, l'arte ceramica, l'arte del ferro forgiato e del legno ci offrono una spettacolare varietà di manufatti da acquistare: pensiamo ai 'damaschini', ovvero gli inconfondibili oggetti di legno decorati da disegni geometrici metallici incastonati o da fili dorati ed argentati, che gli artigiani realizzano anche live davanti agli occhi curiosi dei passanti. Tra i punti di forza di Toledo anche la sua gastronomia caratterizzata da sapori decisi ed intensi e da un grande uso di selvaggina e del formaggio tipico Manchego; tra le specialità toledane troviamo gli stufati di pernice e le 'carcamusas', a base di carne e verdure, e come dolce il marzapane; molto apprezzati, infine, i prodotti locali, e cioè l'olio e il vino della provincia di Castiglia-La Mancia.

Questa città, sempre in fermento dal punto di vista culturale, vanta uno straordinario patrimonio artistico e monumentale, che val la pena di visitare in un weekend, concentrato nell'ambito di un piccolo territorio: a plaza Zocover, ad esempio, troviamo il Museo de Santa Cruz, il Convent de la Concepcion e l'antica fortezza dell'Alcazar; a plaza de la Catedral, invece, si trovano il Complesso della Cattedrale con la Torre e il palazzo dell'Ayuntamiento; paseo del Transito, ancora, è la sede di architetture religiose: ci sono la chiesa di santa Maria La Blanca, la Sinagoga, la chiesa di san Juan de los Reyes... Tra i numerosissimi monumenti cittadini citiamo, e scopriamo nel dettaglio, l'Alcazar, posto sulla collina toledana che svetta più in alto, a 548 metri di altitudine. Questo edificio fatto realizzare per volontà di Carlo V, che aspirava ad avere una residenza di pregio, si caratterizza per la sua imponente mole rettangolare; le sue facciate risultano essere una diversa dall'altra in quanto frutto di differenti epoche di costruzione. Ad apporre la propria firma sull'Alcazar artisti del calibro di Alonso de Covarrubias, dell'architetto Villalpando, che si era occupato principalmente del patio, e poi di Juan de Herrera, creatore della scala monumentale sovrastata da volta a botte. Bellissimi, in esterna, l'arco a tutto sesto con specchi di pietra e i diversi torrioni squadrati. A causa del trasferimento della capitale da Toledo a Madrid l'Alcazar non ricoprì mai la funzione di residenza reale, e mutò spesso destinazione d'uso: da residenza delle regine rimaste vedove, infatti, si trasformò in prigione della Corona e poi in quartier militare sia per eserciti indigeni che stranieri, per essere in seguito scelto come sede dell'Accademia di Fanteria.

In gran quantità, a Toledo, le architetture a vocazione religiosa relative a culti differenti, tra conventi, chiese, moschee... A vantare, fra tutti, il primato per numero di visitatori è la chiesa di santo Tomé, teca di un antichissimo tesoro eretta immediatamente dopo la conquista della città da parte di Alfonso VI.

Estremamente suggestivi, ecco poi gli eremi, quasi tutti dedicati alla Vergine: della Testa, della Stella, della Valle, dei Derelitti, della Bastida. Tra i molti conventi, invece, citiamo quello della Concezione, di sant'Antonio da Padova, dei Carmelitani Scalzi, delle Suore Agostiniane, e ancora di san Clemente, di santa Isabella dei Re, di san Gil, di san Pietro Martire... Una segnalazione particolare va alla sinagoga di santa Maria La Bianca, duecentesca e con tutte le caratteristiche dello stile mudejàr-toledano: eretta come moschea e successivamente utilizzata come chiesa, vanta interni di rara bellezza, con decorazioni floreali di gusto andaluso, ma modernizzate e policrome.

Insignita, poi, del riconoscimento di Cattedrale Primata nel 1088, è la chiesa di Toledo, posta nel sacro sito che era appartenuto anche alla grande moschea e alla cattedrale visigota. L'architetto Martin disegna in stile gotico-francese la pianta di questo edificio provvisto di tre porte: del Perdono o del Re, delle Palme o dell'Inferno, degli Scribi o del Giudizio. All'interno, la cappella del Corpus Domini provvista di cupola lapidea, voluta dal cardinale Francisco Jiménez de Cisneros, e numerose sculture e pitture realizzate da El Tiepolo, Caravaggio, Tiziano, Goya, Morales, Van Dick... Ultimo vanto della Cattedrale gli esemplari di arte orafa che custodisce, tra cui l'ostensorio e le filigrane gotiche d'argento placcate in oro massiccio.

Concludiamo questa rassegna di edifici di culto con una doverosa citazione della bellissima Moschea del Cristo della Luce, splendidamente conservata rispetto alle architetture islamiche toledane. Caratterizzata da una pianta quadrata, la moschea si articola in navate suddivise in nove ambienti sovrastati da volte tutte diverse tra loro, con effetto sorprendente.

Tra le architetture civili, e voluto dal podestà Gòmez Manrique, citiamo invece il Municipio, iniziato nella seconda metà del Cinquecento e frutto della collaborazione di numerosi artisti: il primo livello è stato curato da Vergara 'el Mozo' e Juan Bautista Monegro, mentre il piano superiore venne completato da Jorge Manuel Theotocòpulos e i pinnacoli di ardesia furono aggiunti da Ardemans. Molto bello è anche il palazzo di Fuensalida, posto nella plaza del Conde, attuale sede della Presidenza della Giunta Provinciale di Castiglia ed antico quartier governativo della sovrana Isabella del Portogallo. Classico esemplare mudejàr, l'edificio è composto da mattoni, legno, gesso e muratura, ed è costituito da due piani che si snodano attorno ad un patio centrale rettangolare, con colonne dal fusto ottagonale coronate da capitelli decorati ed un portone marmoreo architravato e corredato degli stemmi dei proprietari.

Stile mudejàr anche per la Posada de la Hermandad, realizzata allo scopo di fornire un carcere per la associazione medievale della Santa Hermandad, preposta alla difesa dei campi e delle coltivazioni dai banditi. In seguito allo scioglimento dell'associazione l'edificio venne trasformato in locanda. Attualmente sede di un centro culturale, invece, la Posada de la Hermandad possiede una bellissima sala decorata da affreschi murali che riproducono il motivo dei balestrieri e sotterranei ben conservati.

La spettacolare varietà dei monumenti toledani comprende anche i bagni arabi, chiarissima testimonianza della loro importanza nell'ambito della cultura mussulmana; molto belli sono i Bagni Arabi del Caballel, di Tenerias, del Angel. Parliamo, poi, delle grotte, citando quelle che sono, con ogni probabilità, le più famose: quelle di Ercole, poste nel calleion di san Gines, antico sito romano della riserva d'acqua dell'intera città.

Last but not least, parliamo dei resti romani della città, situati nell'area di Vega Baia: in primis delle rovine dell'antico circo, costruito alla fine del I secolo secondo un tracciato di forma ovoidale e composto da due percorsi paralleli. Funzionante fino al IV secolo, questo impianto ospitava le corse delle quadrighe e vantava una straordinaria capienza: le sue gradinate, infatti, accoglievano qualcosa come 13.000 spettatori. Visibili anche i resti dell'acquedotto, delle cisterne della rete idrica e delle terme - in particolare, queste ultime ci danno l'idea della probabile dimensione delle architetture e degli edifici della romana Toletum.

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