Sicurezza stradale e alcolismo
La diminuzione del tasso di incidenti stradali - per la precisione, il dimezzamento rispetto ai numeri registrati nel 2001 - anche in considerazione delle decine di milioni di euro a cui ammonta il loro costo annuo per nazione, è uno degli obiettivi che il Trattato di Lisbona ha fissato per i Paesi dell'Unione europea. L'Italia - che, in controtendenza rispetto ad altre nazioni europee, ha visto diminuire il numero di incidenti negli ultimi anni - sta attuando azioni diversificate volte all'abbattimento degli indici di mortalità su strada, e finalizzate a risolvere questo problema, sociale ed individuale, sradicandolo a partire dalle cause che lo originano.
Analogamente a quanto accade per la spesa medica collettiva, che lo individua, insieme a tabacco ed ipertensione, tra i principali fattori di rischio nell'insorgenza di numerose patologie e dipendenze, l'alcol si delinea anche come una delle prime cause dell'incidentalità su strada. Oltre alla maggior severità applicata al Codice Stradale, recentemente sottoposto a revisione, per ottenere risultati duraturi nell'ambito della sicurezza stradale occorre un'azione di sistema e sinergica, che veda coinvolti enti ed istituzioni in iniziative formative, educative e di sensibilizzazione, in grado di diffondere la cultura della guida sicura.
Parlando di alcol e strada, protagonisti assoluti sono i giovani - a decretarlo sono i numeri: il tasso di mortalità in caso di incidenti per guida in stato di ebbrezza registra il suo picco tra i 25 e 29 anni; a parità di tasso alcolemico nel sangue la possibilità di causare un incidente stradale, per un giovane di 18-25 anni, risulta quintuplicata rispetto a quella di un trentacinquenne; se il tasso medio di incidenti stradali causati dall'alcol, poi, ammonta al 40% del totale, per i giovani l'indice percentuale sale al 46%; le ormai iconiche 'stragi del sabato sera' - spesso triste epilogo per gli abitué del binge drinking... - rappresentano, infine, oltre il 40% di tutti gli incidenti notturni...
Alcol ed incidenti risultano essere, dunque, avvinti da un solido legame: per scioglierlo, è necessaria l'arma della consapevolezza - al fine di consolidarla, ad esempio, l'Istituto Superiore della Sanità diffonde costantemente aggiornamenti sulle statistiche relative ai dati epidemiologici e pubblica i risultati dei progetti svolti. Trait d'union dell'Istituto con il cittadino, e strumento per mettere a disposizione del singolo, in maniera personalizzata, un patrimonio di conoscenze, è attivo 'Telefono Verde Alcol', che promuove la prevenzione, assistenza e consulenza a favore dei giovani e delle loro famiglie.
Il Ministero della Salute ha scelto, invece, di apportare il proprio contributo attraverso il progetto 'Guadagnare salute – Rendere facili le scelte salutari', che ha promosso, negli ultimi anni, uno stile di vita salutare e, conseguentemente, auto-tutelante per il cittadino alla guida. Queste le azioni previste per combattere l'abuso di alcol: ridurre la disponibilità di bevande alcoliche nell'ambiente di vita e di lavoro e lungo le arterie stradali principali, favorire la riduzione della percentuale di alcol presente nelle bevande e rendere trasparente e chiara l'etichettatura.
Chiudiamo, infine, citando il progetto 'Naso Rosso', promosso da Governo Italiano e Ministro della Gioventù, inaugurato all'inizio del 2009 e pensato espressamente per teen-ager, giovani ed adulti di almeno dieci province italiane (tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino e Foggia). Numerose le iniziative del progetto: formazione per gestori e personale di locali, attività di counselling, campagne di sensibilizzazione e comunicazione multicanale, e poi elaborazione di dati statistici e valutativi dei risultati ottenuti, attivazione di punti informativi e di prevenzione, creazione di un circuito di locali aderenti...
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