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Relax in Marocco

A Oualidia, una delle principali mete balneari dei marocchini del nord, l'acqua dell'oceano entra effettivamente nella terra a formare una laguna.

La costa del Marocco che si affaccia sull'Atlantico è bella, selvaggia e le onde lunghissime e poderose sembrano volersi ingoiare la strada costiera. Si alternano spiagge sabbiose che, con il vento, vanno a formare grandi dune, contrappunto marittimo in uno dei paesi sahariani e affioramenti di roccia che formano alte falesie stratificate.

A Oualidia, una delle principali mete balneari dei marocchini del nord, l'acqua dell'oceano entra effettivamente nella terra a formare una laguna. E qui inizia l'incanto del soggiornare in questa piccola località. La spiaggia costeggia la laguna, aperta sull'oceano a nord e a sud attraverso due bocche rocciose: undici chilometri di lunghezza per circa 600 metri di larghezza sono una dimensione considerevole. Un'alta lingua di roccia chiude l'orizzonte sul mare, che anche dove non si vede si intuisce in qualche sbuffo di spuma. All'interno lo specchio d'acqua increspato dal vento e dalla corrente, piuttosto forte, gioca una continua alternanza con la sabbia, che appare e scompare con le maree, ondulata e scolpita dalla corrente. Il colore alla mattina presto e al tramonto è di un rosa acceso, quasi salmone. Vi sembra un ambiente troppo contemplativo? Provate a fare surf, o windsurf, o kite surf sull'oceano e vedrete che botta di adrenalina! Se, invece, siete più pigri o poco acquatici, il bird-watching comporta meno sforzo muscolare, ma offre comunque emozioni. Sulla costa è, inoltre, possibile anche fare un po' di trekking sui sentieri che regalano paesaggi indimenticabili e spunti fotografici interessanti. La laguna è la vera fonte di ricchezza di quest'area non solo dal punto di vista turistico. è, infatti, conosciutissima per l'allevamento delle ostriche giapponesi o del Pacifico (Crassostrea gigas Thunberg), iniziato nel 1957. Da queste parti orgogliosamente affermano che siano le migliori del mondo, quindi vanno assolutamente provate.

In cucina

La cucina è semplice, come il pesce appena pescato richiede. Gli appassionati del crudo e dei crostacei sono nel loro paradiso: a prezzi abbordabili, potete togliervi la voglia di ostriche, scampi e gamberi "trattati" solo con una goccia di limone, e di aragoste, astici e fantastiche granseole (araignée) bolliti e alla griglia. Da non perdere la soup de poisson che qui è alla francese, con il pesce passato in un brodo denso e saporito in cui immergere i crostoni di pane croccante spalmati di salsa aioli e rouille e coperti da formaggio filante.

Non solo mare

Oualidia non è solo mare e spiaggia. L'origine è del XVII secolo, fondata dal sultano saadiano El Oualid che ne fece una città portuale. L'importanza era strategica: faceva da contrappunto a El Jadida, 78 km più a nord, tenuta dai portoghesi. La posizione e la conformazione geografica, infatti, la rendevano, secondo quanto documentato nel 1875 da un geografo francese, "il porto più sicuro dell'intera costa marocchina, se dragato". Ancora oggi, nella parte alta della città, si vedono i resti della kasbah risalenti al 1634.

Dell'inizio del 900, invece, è la villa affacciata sulla laguna, tristemente abbandonata, di Mohammed V, ultimo sultano e primo re del Marocco, padre dell'indipendenza nazionale e liberatore dai vincoli del protettorato francese. Qui il sovrano, nonno dell'attuale Re Mohammed VI, fino alla metà del secolo scorso riuniva la famiglia, mostrandosi non solo lungimirante politico, ma anche uomo democratico, che faceva il bagno sulla spiaggia insieme ai suoi sudditi e consentiva il bikini alle figlie (i più vecchi ancora se lo ricordano).


(In collaborazione con TuristiPerCaso)

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