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Un modo nuovo per vivere Barcellona

Ecco una guida per scoprire dove mangiare le migliori tapas, comprare capi vintage, divertirsi (e mangiare) nei mercatini rionali e trascorrere le serate.

Musica d'autore, capi vintage e architettura innovativa

Negli ultimi anni, nel quartiere Raval e, soprattutto, lungo la Carrer Riera Baixa è esploso uno strano fenomeno: si fa shopping nei retrobottega o nelle bancarelle più trendy. Al numero 11 Riera Baixa c'è Holala, una boutique di abbigliamento decisamente eccentrica. Poco più in là, Le Swing raccoglie bellissimi capi vintage: ogni giorno troverete qualcosa di nuovo e stranissimo. Gli appassionati di musica, invece, non possono perdere una visita al nuovo Museo del Rock, che ospita la più grande collezione d'Europa dedicata alle memorabilia delle stelle della musica. Tra i cimeli spiccano un jukebox anni 60 dei Rolling Stones, scritti musicali di Bruce Springsteen e John Lennon, abiti di scena di Michael Jackson e Madonna, e le chitarre di Eric Clapton e Kurt Cobain. Tra le stravaganze estreme, la doccia in oro massiccio di Elton John. Se vi piacciono il design e l'architettura è d'obbligo una visita a una delle più recenti opere di Barcellona, la Biblioteca Jaume Fuster, uno spazio immenso di oltre cinquemila metri quadrati, distribuiti su due livelli che si trova nel distretto di Gracia. Propone forme avveniristiche, vetrate, legno e acciaio mixati sapientemente per dare alla struttura un effetto unico. In più, oltre ai libri, sono disponibili tantissime postazioni Internet per gli ospiti. Un palazzo innovativo, che ha cambiato lo skyline della città catalana, conquistando, uno via l'altro, diversi premi internazionali di architettura.

Questione di gusti

In città la paella della domenica è un'autentica istituzione. Il posto giusto per gustarne una non può che essere la Barceloneta, il quartiere sul mare. Qui si trovano un'infinità di ristoranti che la servono, a partire dal primo pomeriggio fino a notte inoltrata. Da non perdere il Sal Café, con uno splendido terrazzo sul mare, che propone la paella negra con nero di seppia. C'è, poi, il Majo, un altro ristorante al top per la qualità del pesce. Chi vuole provare le migliori tapas delle città deve spostarsi in Carrer del Poeta Cabanyes 25. Quimet i Quimet sono una vera istituzione in fatto di tapas. Dietro al bancone, sempre affollatissimo, si sono avvicendate ben cinque generazioni di Quimet, storica famiglia della tradizione gastronomica castigliana. Assaggiate i moraditos: sono i più buoni della città. Per una tapas da mille e una notte, dovete venire qui. Chi, invece, preferisce curiosare fra banchi di frutta e verdura, ma anche mangiare qualcosa può spostarsi al Mercat Santa Caterina, un vecchio mercato rionale riaperto nel 2005 dopo una importante riqualificazione: il tetto è di legno e lamiere, ornate di mosaici colorati ed è unico nel suo genere. All'interno c'è il Cuines Santa-Caterina, un bel locale che serve quattro menu: breakfast e tapas, piatti vegetariani e sushi, cucina mediterranea e asiatica, preparati con prodotti del mercato.

Al centro della movida

La zona clou dell'aperitivo? El Passeig del Born. Questo bel viale è da sempre un punto di incontro cittadino: non per niente c'è il detto popolare 'Roda el mòn i torna al Born', ossia fai il giro del mondo e torna al Born. Non sarà il centro del mondo, ma la movida è qui: su Plaça Comercial e le stradine adiacenti si affollano i tavolini dei caffè, animati fino a notte. Uno dei locali più amati e frequentati è La Vinya del Senior: l'interno è poco più grande di un box per l'auto, ma fuori ci sono tanti tavolini. Tapas e vino a volontà.

In collaborazione con TuristiPerCaso

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