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Piccole auto, grandi passioni

Auto con un ingombro mini: tra amarcord, revival e innovazione un viaggio tra i modelli più piccoli della storia.

Sono agili, scattanti e facili da parcheggiare. Per questo, i maligni dicono che piacciano soprattutto alle donne. In realtà fa comodo a tutti trovare un posteggio laddove altri vedono solo un “buco” e guidare con sicurezza la propria auto nel caotico traffico urbano. E infatti, soprattutto nelle grandi città, le auto di piccole dimensioni sono in netta crescita. La loro storia, però, viene da lontano e i modelli attuali si ispirano spesso ai miti del passato. Andiamo alla scoperta delle macchine più piccole mai realizzate, modelli immersi nel presente ma con uno sguardo nostalgico agli scorsi decenni e uno carico di aspettative rivolto al futuro.

  • Partiamo dell’attualissima Smart ForTwo. è un modello pensato quasi esclusivamente per la città. Con 2 metri e 69 centimetri di lunghezza, ha una facilità di parcheggio che fa decisamente invidia alle “grandi”. Un ruolo decisivo nel suo successo ce l’ha anche la cura dei dettagli, dal tetto panoramico allo stiloso bicolore, dal portellone posteriore sdoppiato al volume di carico che arriva a 350 litri.
  • Ma questa è l'evoluzione di un concetto di auto che, a partire dagli anni del boom economico dopo la II Guerra Mondiale, ha segnato profondamente la vita quotidiana e la cultura italiana e non solo. è il caso della Fiat 500, rifatta negli ultimi anni ispirandosi a un modello che fatto storia, esempio eccellente delle vette che può raggiungere il made in Italy. Certo il fascino della mitica “Topolino” del 1936 o della 500 realizzata in diverse versioni e derivati a partire dal 1957 ha pochi eguali.
  • Tra i "derivati" non si può non citare l'Autobianchi Bianchina, versione lussuosa della 500 che uscì dalle fabbriche inizialmente solo nella versione definita "Trasformabile", caratterizzata dall'inconfondibile tettuccio apribile di tela che inglobava anche il lunotto. Il successo iniziale fu poi confermati dal modello Berlina 4 che, di colore bianco, venne scelta come autovettura del ragionier Ugo Fantozzi nell'omonima serie di film: una decisione che minò in parte la percezione della Bianchina come "destinata a pochi".
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  • Anche la Bmw negli anni ha percorso con successo la strada dell'amarcord riproponendo l'intramontabile Mini, presentata al mondo per la prima volta nel lontano 1959. Diventata presto un'icona degli Anni Sessanta, nel 1999 è stata votata come la seconda auto più "influente" del XX secolo, alle spalle della Ford Model T. Un successo che dura ancora oggi.
  • Ha un sapore d'altri tempo anche Isetta, microcar prodotta dalla italiana Iso nei pressi di Bresso a metà degli anni Cinquanta. Il sogno del suo "papà", Renzo Rivolta, era creare un mezzo che avesse la fluidità di una moto ma in una carrozzeria più confortevole. L'aspetto futuristico durante la presentazione alla stampa al Salone dell'auto di Torino del 1953 portò i giornalisti dell'epoca a parlarne come di un aliante della strada. Le prestazioni? Si diceva toccasse comodamente gli 85 km/h: niente male per quegli anni.
  • Tornando decisamente ai giorni nostri, lascia a bocca aperta il design della Tango, prodotta dalla Commuter Cars: sottile al punto da averla fatta paragonare a una sogliola, è un'auto sportiva elettrica, lunga 257 cm e larga appena 99 cm. Quando venne presentata, nel 2005, ebbe una spinta notevole dall'attore George Clooney che ne ordinò una diventandone in qualche modo un testimonial convinto. Incredibili le prestazioni dichiarate: da 0 a 96 km/h in 3.2 secondi, velocità di punta 150 km/h, distanza massima coperta con una ricarica di batterie al litio 240 km.
  • Viene dall'India, in particolare dagli stabilimenti della Reva Electric Car Company, la G-Wiz: si tratta di un'auto elettrica con due posti per adulti e, volendo, due per bambini, o in alternativa qualche bagaglio. Per diversi anni disponibile sui mercati internazionali, soprattutto in Gran Bretagna, è stata poi "soppiantata" dalla "e2o".
  • Chiudiamo in... piccolezza con Peel P50, il modello di dimensioni più ridotte in commercio: largo 1,041 metri, lungo 1,371 e alto 1,2 metri. La sua è una storia che affonda nell’Inghilterra degli anni ’60. Oggi sono due le alimentazioni disponibili: benzina o elettrica.

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