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Per chi va a caccia di arte: musei di New York

Se amate l'arte e vi trovate nella grande mela non ptrete che rimanere esterrefatti

Il 'Bronx Museum of Arts', con i suoi pezzi di arte moderna e le numerose creazioni etniche, il 'Children's Museum of Art', che regala ai più piccoli l'opportunità di scoprire il proprio talento e la propria creatività, trasformando - grazie a quella bacchetta magica che sa essere la fantasia - materiali di riciclo in sculture, ed, ancora, il 'New Museum of Contemporary Art', casa delle opere di avanguardia: sono solo alcune delle numerosissime strutture espositive presenti a New York, regno dell'arte da fruire. La Grande Mela, infatti, è il luogo ideale per soddisfare la nostra fame e sete di bellezza e storia, grazie allo straordinariamente ampio ventaglio di musei: citiamo, ancora, 'El Museo del Barrio', che tratteggia efficacemente la fisionomia dell'universo culturale latino-americano e portoricano, ma anche la 'Frick Collection', un favoloso assembramento di capolavori firmati Tiziano, Renoir, Goya e Degas, di porcellane di Limoges e di bronzi rinascimentali... Ancora, il 'Brooklin Museum' - 16.000 metri quadrati di edificio abbracciati da una natura magnifica, ed opere antichissime, risalenti all'antico Egitto, ma anche contemporanee - e poi il 'Whitney Museum of American Art', location per allestimenti temporanei e per performance di danza d'avanguardia, ed, ancora, musei dedicati alla storia americana, o all'immigrazione, o alle tecnologie cinematografiche...

La lista delle strutture newyorkesi dedicate all'arte è davvero lunghissima - tra tutte, merita una notazione particolare, in primis, il 'Guggenheim', tempio di arte moderna e contemporanea avvolto dall'eleganza della 5th Avenue, cuore ricco di Manhattan. Fondato negli anni Trenta con il nome di "Museo della Pittura non oggettiva" e con la missione di ospitare le creazioni delle avanguardie, viene inventato, architettonicamente parlando, da Frank Lloyd Wright.

Una spirale rovesciata in total white con quattro anelli, che svetta verso una cupola in vetro: questa la configurazione dell'edificio, che, internamente, è invaso ovunque di luce. Gli spazi si articolano in numerosi ambienti: l'auditorium, la rotonda dove si svolgono raffinate jazz session, una caffetteria, un negozio di editoria specializzata e diversi ambienti che, ovviamente, fungono da teca per le diverse collezioni private (la Guggenheim Collection, la Tannhauser Collection, di stampo espressionista, la collezione di minimal art del conte Panza di Biumo, le pitture e sculture di Katherine S. Dreier) e per i cinque-sei grandi allestimenti temporanei annuali - happening sempre contraddistinti da una grande risonanza mediatica.

Il "Guggenheim", inoltre, nell'ambito di un ricchissimo patrimonio che comprende dipinti, sculture e capolavori cartacei ascrivibili ad un lasso di tempo compreso tra l'Impressionismo e i giorni nostri, può vantare di possedere la più grande raccolta di opere di Kandinsky, ma anche meraviglie frutto della genialità di Picasso, Chagall, Modigliani, Klee e Dubuffet. Pissarro, Renoir, Manet, Van Gogh e Degas, invece, sono gli autori rappresentati nella mostra permanente impressionista e post-impressionista collocata al di fuori della rampa centrale della struttura.

Ultima notazione, infine, per la 'Guggenheim Museum Soho', sede distaccata del museo - ed anche sua anima contemporanea... - che organizza esposizioni dedicate alle fatiche degli artisti di oggi.

Spostiamoci, ora, dalla 5th Avenue alla 53esima, a Midtown Manhattan, dove ci attende il 'Museum of Modern Art', più conosciuto come 'MoMa' e considerato la casa dell'arte moderna. Ad immaginarne il progetto, "The ladies": e cioè Abby, moglie del miliardario Rockfeller, e due sue amiche, che tagliano coraggiosamente il nastro di inaugurazione della struttura l'8 novembre del 1929, sfidando la terribile crisi economica.

Diversi cambiamenti di sede e successivi ampliamenti per la struttura del 'MoMa', che trova finalmente la sua valorizzazione massima grazie all'opera del geniale architetto giapponese Yoshio Taniguchi, guru di Harvard nell'ambito della architettura moderna: la struttura in vetro e acciaio da lui realizzata consente un accesso semplificato e una visita agevole, grazie al sistema di ascensori e alle vetrate, foriere di luce. In questo modo quell'involucro di arte chiamato museo risulta moderatamente visibile: non ruba la scena alle opere, anzi, le sottolinea, ma, in tutto ciò, non manca di stile e personalità. Inoltre, la razionalizzazione degli spazi operata da Taniguchi regala ai sei piani del "MoMa" e al suo atrio centrale - centro nevralgico della struttura - una illuminazione straordinaria. Fondamentale per rendere giustizia e per conferire visibilità alle stupende opere custodite - ai disegni, pitture, oggetti di design, sculture, fotografie, installazioni e pellicole cinematografiche... In particolare, all'interno di un vastissimo patrimonio - consideriamo, ad esempio, che soltanto la biblioteca interna annovera oltre 300.000 pezzi, tra libri e periodici - citiamo gemme come "Les demoiselles d'Avignon" di Picasso, la "Notte Stellata" di Van Gogh e le "Ninfee" di Monet, ma anche creazioni di Dalì, Hopper, Boccioni, ed, infine, la più ampia collezione di manufatti del XIX e XX secolo...

Proseguiamo con il nostro tour newyorkese a caccia di musei, in direzione Upper West Side di Manhattan: qui, precisamente tra la 79esima e Central Park, è situato il 'Museum of Natural History', agevolmente raggiungibilie grazie ad una efficiente rete di mezzi di trasporto.

Una visita all'intermo di questa maxi-struttura espositiva - attualmente classicheggiante, ma, originariamente, in chiaro stile neogotico - equivale ad un affascinante viaggio attraverso le tappe fondamentali della storia evolutiva del pianeta e dell'uomo.

Il modello della balenottera azzurra, il fossile "Ida" - ultima new entry fra i pezzi esposti - e ricostruzioni di mammiferi africani: sono alcuni dei protagonisti all'interno di questo museo che riserva, inoltre, uno spazio particolare ai vertebrati e dinosauri, e alla straordinaria varietà antropologica di cui può vantarsi la Terra: ricche collezioni ci raccontano le realtà asiatiche e del Pacifico, ma anche del Messico e Centro America, dell'Africa...

Tra le attrazioni che brillano maggiormente all'interno del "Museum of Natural History" segnaliamo, in primis, "Star of India" - che, con i suoi 563 carati, è lo zaffiro più grande del mondo - e "Rose Center of Earth and Space": si tratta di un iter tematico che si snoda lungo 110 metri di percorso, focalizzato su cosmo e luna, ed, in generale, sull'evoluzione dell'universo. Ci aspettano, poi, le fedelissime ed accurate riproduzioni anatomiche di mammiferi, raccolte nelle "Mammal Hall", le numerose mostre temporanee e le aree riservate a progetti di ricerca focalizzati, di volta in volta, su biodiversità, antropologia, zoologia, astrofisica.

Chiudiamo, decisamente in bellezza, questa panoramica sui musei della Big Apple, riservando uno spazio al 'Metropolitan Museum of Art', più semplicemente ribattezzato 'Met'. Oltre due milioni di pezzi compongono un patrimonio museale vastissimo, arricchitosi in progress, grazie alla suggestione di capolavori egizi, alla finezza di opere classiche, al fascino di strumenti musicali antichi, alla particolarità della fattura di abiti e accessoire d'epoca, alla singolarità di armi ed armature... Densi di atmosfera, poi, risultano essere gli interni ricostruiti, che riproducono contesti di epoca romana, ma anche contemporanei, relativi al design statunitense.

Tra gli assi nella manica del "Met", in particolare, troviamo il Tempio di Dendur: si tratta di una meraviglia in arenaria che il governo egiziano, successivamente alla costruzione della diga di Assuan, mise in salvo, smontandola ed affidandola al polo espositivo newyorkese. Ancora, sono visionabili anche altri antichissimi reperti: tavolette e sigilli con iscrizioni cuneiformi, sarcofagi di età romana, opere nepalesi, calligrafie cinesi, e perfino la ricostruzione di un giardino Ming! Nell'Ala Rockfeller, invece, sono presenti articoli eterogenei, che comprendono rocce dipinte dagli aborigeni, incantevoli miniature iraniane, pali della Nuova Guinea, pietre preziose...

Il settore dedicato alla produzione artistica europea, poi, consente di ammirare gioielli medievali in oro e avorio, numerosi vetri, ceramiche ed arazzi, una collezione di pittura nell'ambito della quale spiccano alcuni chef d'oeuvre - olii di Cézanne, dipinti di Monet e il leggendario "Autoritratto con cappello di paglia" di Van Gogh - e, dulcis in fundo, sculture realizzate da Rodin... Grandi nomi, inoltre, anche per quanto riguarda l'arte moderna: Picasso, Pollock, Klee...

New York si configura, dunque, come un ricchissimo concentrato di arte: per goderne nella massima tranquillità scegliamo di tutelarci con Care, l'unica polizza con massimale illimitato per le destinazioni USA e Canada!

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