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Chioggia, la 'piccola Venezia'

Meta turistica sempre molto apprezzata, questa città veneta trova il suo contesto urbano più rappresentativo nel leggendario corso del Popolo, detto 'la piazza'.

Ha aperto la sua storia in epoca romana, ha registrato decisi incrementi demografici in seguito alle invasioni di Unni e Longobardi, ha raggiunto la fama nel Medio Evo in qualità di produttrice del leggendario 'sal Clugiae': è Chioggia, dominata in epoca moderna dai Francesi e dagli Austriaci e, nel secolo scorso, strategica base militare nei due conflitti mondiali.

'Piccola Venezia' è l'epiteto più frequentemente utilizzato per parlare di quella che risulta essere la sesta città più popolosa del Veneto, resa particolarmente suggestiva dalla sua collocazione intermedia tra laguna e mare - per la precisione, a dividere Chioggia dalle acque dell'Adriatico sono i 10 chilometri di terra di Sottomarina, estesa fino alla foce del Brenta, che vanta una sabbia ricca di quarzo, augite ed altri minerali, e per questo caratterizzata da numerose virtù terapeutiche.

Splendido esemplare di fusione funzionale e perfettamente armonica tra morfologia territoriale ed attività umane - nella fattispecie: pesca - Chioggia si caratterizza per una struttura urbanistica in cui l'incrocio tra linee verticali e calli origina una trama a spina di pesce.

Meta turistica sempre molto apprezzata, questa città veneta trova il suo contesto urbano più rappresentativo nel leggendario corso del Popolo, detto 'la piazza' in considerazione della sua fortissima vocazione sociale: questa strada circondata da numerosi monumenti, infatti, costituisce la prima location di rendez vous per turisti in viaggio in Veneto e residenti. Questo dorato ruolo da primadonna trova certamente la propria ragion d'essere nella collocazione di corso del Popolo: estesa dal ponte istoriato alla porta di santa Maria, infatti, questa strada taglia a metà il territorio cittadino.

Ulteriori luoghi di incontro della 'piccola Venezia' sono le calli: non semplicemente vie, infatti, sono sempre popolate da persone che giocano e lavorano, trascorrendo così lunghi momenti della loro giornata.

Tra le tipicità chioggiotte citiamo, poi, i suoi canali: il Perrottolo, sulla cui balaustra si trova il marmoreo del Refugium Peccatorum, e poi il san Domenico, bacino di confluenza delle imbarcazioni per pesca d'altura, ed infine il più famoso canal Vena. Quest'ultimo, su cui si affacciano nove ponti, è costantemente disseminato di imbarcazioni di piccole dimensioni e prossimo allo spazio cittadino sede del mercato ortofrutticolo. Analogamente identificativi della città sono, ancora, i suoi portici, preziosi alleati per ripararsi dalle intemperie ed elemento assolutamente unico per una località lagunare, a cui regalano un tocco tipicamente emiliano. Continuando a parlare di originalità una segnalazione va, assolutamente, anche agli squeri, ovvero gli antichi cantieri per le imbarcazioni, dal fascino tutto medievale. Un piano recintato, per la messa a secco e per il varo, ed una costruzione in legno adibita a magazzino attrezzi e, contemporaneamente, ad ambiente operativo i due elementi strutturali cardine in questi cantieri diffusissimi in tutta la Repubblica di Venezia.

Ad arricchire una realtà urbana caratteristica come quella di Chioggia, i suoi diversi monumenti: prima fra tutti, la cinquecentesca Porta santa Maria, un tempo unico accesso via terra per la città. Molto belli, poi, anche i palazzi: il Grassi, attualmente sede universitaria, e il Poli, per qualche anno residenza goldoniana, ed ancora palazzo Granaio, accessibile da Porta Prisca. Tra gli edifici sacri citiamo, invece, la Cattedrale progettata da Baldassare Longhena, con campanile in stile romanico, e la basilica di san Giacomo.

Caratterizzata e tradizionale come la città è la sua gastronomia, che trova nel pesce - in particolare nei crostacei e molluschi - uno degli ingredienti essenziali, insieme ad ortaggi di riconosciuta qualità come zucca e cipolla bianca.

Tra le specialità tipiche ricordiamo l'antipasto a base di cozze o vongole di mare o laguna, dette 'bibarasse' e il 'broeto', una zuppa di pesce misto servita con crostini di pane. A proposito: quello chioggiotto, a forma di anello, è detto 'bossolà', e rappresentava il nutrimento dei pescatori durante le lunghe traversate. Fra i dolci da provare la torta 'ciosota', con radicchio e carote, e i biscotti 'pevarini', con miele.

Info utili...

  • Regione: Veneto
  • Denominazione originaria: Clodia
  • Nome e numero abitanti: chioggiotti o clodiensi; 52.000
  • CAP: 30015
  • Superficie: 185 kmq

... & curiosità!

  • Patroni: santi Felice e Fortunato, 11 giugno
  • Data dell'ingresso in Italia: 15 ottobre 1866
  • Numero delle calli cittadine: 74
  • Lunghezza di corso del Popolo: 830 metri
  • Da non perdere: Museo Civico della Laguna Sud, per scoprire come si svolgevano le attività negli antichi cantieri e conoscere i segreti della tecnologia idraulica romana
  • Per chi ama il freestyle: kermesse sportiva 'King of Diga' (dal 1° al 3 luglio 2011)

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