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India: alla scoperta di una terra dalle mille sfumature

India: alla scoperta di una terra dalle mille sfumature | Allianz Global Assistance

Un Paese affascinante al quale appartengono alcune tra le città più popolate del pianeta: un territorio ricco di spiritualità e di fascino

La sensazione che si percepisce non appena si mette piede sul territorio dell’India è paragonabile a quella dell’immensità: una superficie di circa 3.150.000 kmq, pari a 11 volte quella italiana, comprendente parte della regione himalayana e l’intera penisola indiana.

Fino a circa 50 milioni di anni fa l’India costituiva un continente indipendente, fino a che, lentamente, i movimenti verso nord lo hanno fatto congiungere con il territorio asiatico: oggi accoglie il sistema montuoso più giovane al mondo, quello costituito dall’Himalaya e comprendente l’Everest e il K2, due vere e proprie sfide per gli scalatori più esperti, nonché le cime più alte del pianeta.

Una moltitudine di esperienze possono essere vissute grazie a un viaggio in India, tra elefanti e rinoceronti, vertiginose catene montuose, sterminati deserti, immense spiagge. Il periodo migliore per visitarla? A maggio la colonnina di mercurio arriva a sfiorare i 50° dando inizio al periodo estivo, ma è a marzo che ha luogo uno degli eventi più allegri di sempre: l’Holi Festival. Quand’ è Holi fest??

Il celebre Festival dei Colori è una delle manifestazioni più attese dell’anno: le sue origini risalgono alla più antica mitologia indù quando, per scacciare gli spiriti maligni e celebrare la vittoria delle forze del Bene durante il giorno seguente la prima notte di luna piena del mese di Phalgun (marzo),  si usava accendere un falò e poi lanciare acqua e polveri colorate per strada tra canti e balli.

Durante questo evento, tutte le disuguaglianze vengono meno, le caste del sistema sociale indiano non hanno valore e tutti sono considerati uguali.

Itinerario On Demand: tra spiritualità, colori e profumi

Un viaggio in India è l’ideale soprattutto per gli amanti della spiritualità: una vitalità davvero intensa pervade il Paese ricco di storia e tradizioni, colmo di una varietà incredibile di flora e fauna, caratterizzato da profumi e sapori in grado di stuzzicare piacevolmente olfatto e palato.
Chi non è mai stato in India non può fare a meno di dedicarci almeno tre settimane per percorrerla da nord a sud e cercare di assaporarne l’essenza.

Ecco alcune tappe consigliate e in qualche modo obbligatorie per iniziare a conoscere le principali città dell’India in tutta la loro magnificenza, tra musei, templi e preziosi gioielli naturali.

Tappa 1: Nuova Delhi. Un fitto e rumoroso traffico è pronto ad accogliere qualsiasi visitatore che atterra nella capitale. Nonostante il caos palpabile, la città, gode di un grande fascino grazie alle innumerevoli attrazioni storiche e culturali: Red Fort, la caratteristica fortezza rossa; Jama Masjid, la moschea ai piedi dei quali sorge uno dei più grandi mercati di Delhi; Akshardam, il moderno tempio circondato da magnifiche fontane in un luogo spirituale e al contempo sfarzoso.

Tappa 2: Jaisalmer. Un’atmosfera da Le Mille e una Notte è quella che si respira arrivando a Jaisalmer: la cosiddetta città dell’oro è circondata dal deserto del Thar ed è collocata sull’antica via dei cammelli predisposta per collegare l’India all’Asia Centrale e per questo centro di grande ricchezza. Perdersi tra le labirintiche vie della città vecchia è un’esperienza incredibile; da non perdere assolutamente una piccola visita alla biblioteca Gyan Bhandar, rifugio di antichi e preziosi manoscritti.

Tappa 3: Jaipur. Se Jaisalmer è la città d’oro, Jaipur è invece conosciuta come la città rosa: verso la fine dell’Ottocento, infatti, il Maharajah Sawai Ram Singh emanò un’ordinanza per fare dipingere tutte le case di questo colore al fine di impressionare il principe Alberto, in visita dall’Inghilterra.
Durante la visita di questa particolare città è possibile visitare il palazzo dei Venti, l’Hawa Mahal, dalla singolare forma di alveare: le molte finestre di cui è costituito l’edificio servivano alle mogli del Maharajah per osservare la vita della città. Anche il palazzo Jal Mahal, al quale è stato attribuito anche il nome di Water Palace, merita una visita: costruito in mezzo al lago di Man Sagar offre uno spettacolo davvero suggestivo.

Tappa 4: Calcutta. Kolkata, patria di intellettuali conosciuti in tutto il mondo, sorge sul fiume Hooghly e ha da poco superato i 4.500.000 abitanti. Caratteristico il Victoria Monumental, una costruzione imponente fatta edificare nel 1921 da Edoardo VIII che ospita una collezione di oggetti risalenti al periodo vittoriano. Interessante anche una visita all’ippodromo più grande dell’India, il Racecourse, inaugurato nel 1819, il Birla Planetarium e il Nehru Childrens’s Museum.

Tappa 5: Mumbai. Con 17 milioni di abitanti è una delle città più popolate al mondo e motore economico dell’india grazie all’industria cinematografica: è proprio qui, infatti, che si trova la nota Bollywood. Dal carattere cosmopolita ed eclettico Mumbai è un importante centro culturale: simbolo della città è senza dubbio il Gateway of India, situato presso il porto e testimonianza del dominio coloniale inglese. Circondato da alte palme e fiori colorati è invece il museo Chhatrapati Shivaji Maharaj Vastu Sangrahalaya, il quale ospita opere artistiche, archeologiche e di storia naturale. Una tappa obbligatoria è rappresentata anche dalla National Gallery of Modern Art e dalle Grotte di Elephanta, patrimonio mondiale dell’umanità.

Classici imperdibili: cose assolutamente da vedere… e da assaporare!

Per chi si reca in India è impossibile non vivere alcune delle esperienze perfette per entrare nella più profonda essenza del Paese, compreso l’assaggio di alcune pietanze tipiche. Scopriamole insieme.

Deserto di Thar
Unico deserto dell’India, in realtà, il paesaggio ricorda più quello di una savana africana, anche se le dune sabbiose non mancano e lo spettacolo che regalano al tramonto è impagabile. Magica anche l’esperienza di osservare le stelle luminose, meglio se durante la stagione secca. Da non perdere anche una tipica gita sul cammello.

Il tempio d’oro di Amritsar
Uno dei principali templi sacri dell’intera India, è un importante luogo di pellegrinaggio in cui recarsi almeno una volta nella vita per pregare. Le quattro entrate da cui è costituito vogliono rappresentare apertura e accettazione nei confronti di qualsiasi individuo indipendentemente da religione o razza. Chi si trova all’interno del tempio non deve bere alcol, mangiare carne o fumare; è inoltre importante, prima di accedervi, coprire la testa in segno di rispetto e lavarsi i piedi nel piccolo lago di acqua che lo circonda.

Il fiume Gange
Chi è alla ricerca della spiritualità dell’India non può non recarsi presso questo fiume sacro che nasce alle pendici dell’Himalaya, attraversa le città di Rishikesh ed Haridwar e sfocia nel Golfo del Bengala. Milioni sono i pellegrini che ogni anno raggiungono il fiume per bagnarsi tra le sue acque: ogni sei anni, inoltre, viene celebrata la festa di Ardh Kumbh Mela che si conclude con il rito del Shahi Snan, un vero e proprio bagno purificatore.

Samosa
Coloro che oltre a godere di tutte le bellezze dell’India non possono fare a meno di catturarne anche il gusto, devono assolutamente assaggiare la Samosa, un guscio triangolare di pasta di farina farcito con patate, cipolle, piselli, lenticchie, formaggio, carne di manzo o pollo e varie spezie locali. Fritta o al forno, la Samosa è spesso accompagnata da chutney di tamarindo o cagliata ed è considerata un gustosissimo antipasto o snack tipicamente indiano, diffuso principalmente nell’Asia centro-meridionale.

Pollo Tandoori
Il pollo Tandoori è un piatto davvero caratteristico della cucina indiana che prende il nome dal particolare forno in cui viene arrostita la carne. Il piatto è composto da pollo accompagnato da yogurt e arricchito da diverse spezie in base ai gusti, come zenzero, cumino o coriandolo.

Curiosità inedite: lo sapevi che…?

Lo sapevi che… l’India è il primo Paese produttore di cinema? Anche se gran parte delle produzioni è da attribuire alla celebre Bollywood, a Mumbai, altri importanti centro sono rappresentati da Chennai e Hyderanad per un totale di 1.110 film all’anno.

Lo sapevi che… in India si parlano più di mille lingue? Le più diffuse sono senza dubbio hindi, bengali, telugu, marathi, tamil e urdu, usate da più di 50 milioni di persone ciascuna. Inoltre, ogni regione ha una sua lingua, di cui 23 riconosciute dalla costituzione. Da non dimenticare, infine, l’immancabile inglese.

Lo sapevi che… nella tradizione indiana la mano sinistra è considerata impura? Proprio per questo è meglio evitare di utilizzarla per toccare oggetti e persone.

Lo sapevi che… se un indiano muove la testa a destra e sinistra vuole esprimere assenso? Proprio al contrario di come avviene nella nostra cultura.

Lo sapevi che… in India vive la famiglia più numerosa del mondo? Ziona Chana ha ben 39 mogli, 94 figli e 39 nipoti. Dove vivono? Tutti insieme in una casa dalle 100 stanze.

I consigli di viaggio di Allianz Global Assistance

Prima di partire per un fantastico viaggio in India è bene informarsi in modo da potersi garantire un soggiorno sicuro e senza imprevisti.
Non appena metterai piede sul territorio indiano sicuramente qualcuno ti avvicinerà tentando di venderti inimitabili pietre preziose: si tratta di truffatori, quindi, cerca di evitarli e non cadere in trappola.
È importantissimo, inoltre, prestare la massima attenzione anche alla guida: le città indiane sono molto caotiche e le modalità di guida non propriamente ortodosse, è facile correre il rischio di incorrere in incidenti.
Per quello che riguarda la salute non si è obbligati a effettuare nessuna vaccinazione prima di visitare il Paese, tuttavia tra giugno e ottobre aumenta sensibilmente il rischio di contrarre malattie come la malaria, il dengue e il chikungunya, a causa del verificarsi di monsoni e tifoni che comportano anche l’aumento delle zanzare portatrici di questi virus. Proprio per questo motivo è consigliabile rivolgersi al centro vaccini per difendersi da meningite ed encefalite giapponese e sottoporsi alla profilassi contro la malaria.

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