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Palermo: 11 tappe per puntare all'Unesco

Ecco le perle del capoluogo siciliano, ma anche di Cefalù e Monreale, che sono candidate a diventare patrimonio mondiale dell'umanità.

La maggioranza degli italiani conosce bene le meraviglie di Palermo, ma quest'anno il capoluogo siciliano potrebbe diventare un simbolo di bellezza storica e meta turistica a livello mondiale. La città punta, infatti, al riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità per il meraviglioso itinerario arabo-normanno.

Due secoli e mezzo di dominazione araba, soppiantata poi dall'arrivo dei Normanni, che cercarono con tutti i mezzi di far propri i capolavori architettonici delle maestranze musulmane. Un'alternanza che si è risolta in uno straordinario panorama artistico, che ha anche un valore simbolico eccezionale come incontro di popoli, culture e religioni differenti. L'itinerario arabo-normanno, infatti, è una commistione tra elementi diversi che creano un'armonia unica. Sono 11 le tappe del percorso candidato al riconoscimento Unesco, che comprende siti a Palermo, ma anche a Cefalù e Monreale:

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  1. Palazzo Reale
  2. Cappella Palatina
  3. Chiesa di San Giovanni degli Eremiti,
  4. Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio-Martorana
  5. Chiesa di San Cataldo
  6. Cattedrale di Palermo
  7. Palazzo della Zisa
  8. La Cuba
  9. Ponte dell'ammiraglio
  10. Cattedrale e chiostro di Cefalù
  11. Cattedrale e chiostro di Monreale

Una delle perle è senza dubbio Palazzo reale, residenza dei Normanni. Qui l'angolo più suggestivo è rappresentato dalla Cappella palatina, al primo piano, interamente decorata in oro e dove sono rappresentate le storie dei santi Pietro e Paolo. Tre navate e dieci colonne di granito egiziano, un pavimento a mosaici e un ricco soffitto a stalattiti con pitture in stile islamico. Una sola cappella per tante culture diverse.

Tra le mete meno battute, ma anche più suggestive, invece c'è il castello della Zisa. Costruito come un blocco cristallino, è caratterizzato dalla bellissima sala della fontana. Entrando, divertitevi a contare le figure dell'affresco sull'arco dell'ingresso, i "diavoli della Zisa". Ma se non ci riuscite, non stupitevi... secondo la tradizione è impossibile!

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