Guadagna terreno nell'industria delle auto: il polipropilene
La direttiva europea 2000/53 "End-of-Life Vehicle", relativa allo smaltimento dei rifiuti derivanti dalla rottamazione dei veicoli, e dunque finalizzata alla tutela dell'ambiente, si articola su un duplice binario: da una parte mira alla riduzione dell'utilizzo di materiali classificati come tossici o pericolosi (cadmio, mercurio, piombo, cromo esavalente), dall'altra promuove l'incremento della raccolta e del riciclaggio dei materiali risultanti dalla rottamazione. Conseguentemente, gli attuali obiettivi della ricerca tecnologica delle case automobilistiche sono quelli di riuscire a reimpiegare o recuperare materiali per un peso complessivo pari al 95% di quello del veicolo e di individuare nuove soluzioni tecnologiche ecocompatibili. è qui che fa la sua gloriosa rentrée il polipropilene, un polimero plastico caratterizzato da ottime proprietà generali, tra cui una straordinaria versatilità dal punto di vista meccanico: valigette, articoli per ufficio e cancelleria, scatole, moquette e tappeti, infatti, sono solo alcuni dei prodotti realizzati con questo materiale. Ancora, il polipropilene si presta a dar vita a dispositivi tecnici per l'isolamento termico, a componenti d'arredo, ad articoli packaging ed a contenitori in genere - risultato: 200.000 metri cubi di plastiche prodotte annualmente all'interno dei confini italiani.
Resa ottimale e peso contenuto contraddistinguono i prodotti realizzati con polipropilene, in particolar modo espanso, utilizzabile per confezionare quelle componenti complesse dei veicoli normalmente ottenute tramite la somma di diverse materie prime; questo polimero, invece, consente di produrre in versione mono-materiale sia paraurti che rivestimenti per vano bagagli, e poi protezioni e rinforzi sia interni che esterni, e numerosi altri dettagli come tappetini, montanti laterali, scatole porta-attrezzi. Ancora, dalla lavorazione del polipropilene è possibile ottenere contenitori per air bag, alette parasole, insonorizzazioni per motore, sottosedili, guarnizioni - il tutto, garantendo una vasta gamma di variazioni cromatiche e la possibilità di realizzare i design più originali, grazie alle illimitate possibilità di stampaggio. Altro grande vantaggio dei componenti in polipropilene l'eccezionale leggerezza: il peso del veicolo può arrivare a diminuire del 30% - con differenze specifiche: i telai, ad esempio, arrivano a dimezzare l'entità ponderale rispetto alle tipologie tradizionali - con conseguente riduzione del fabbisogno di carburante necessario per la conduzione.
I vantaggi che l'utilizzazione di questo polimero innovativo regala sono ancora numerosi, e comprendono una notevole capacità di assorbire gli urti, un ottimo livello di resistenza a una grande quantità di sostanze chimiche, un eccellente isolamento termico.
Utilizzabile per realizzare componenti adatte a tutti i tipi di autovetture, dalle citycar alle supersportive, il polipropilene è, quindi, oggetto di studi presso numerosi istituti di ricerca universitari attualmente impegnati nella ricerca di nuove possibilità di espansione dei polimeri e di tecnologie innovative che rendano sempre più eco-friendly il settore automotive.
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