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Dentro e fuori Lucca tra fiori e arte

Tra camelie e tè, a primavera Lucca si trasforma e diventa un angolo di Giappone

Basterebbero i quattro chilometri di mura cinquecentesche che circondano il centro storico a convincere anche il più pigro dei viaggiatori a mettersi in auto per raggiungere Lucca: un vero gioiello che a primavera raggiunge il suo massimo splendore e offre l'occasione per visitare i dintorni meno noti.

Una passeggiata in centro non può che partire proprio dalle mura circolari e dalle due torri che spiccano sopra i tetti della città: Torre Guinigi, alberata, costruita intorno al 1390 dall'omonima famiglia lucchese, e la Torre delle Ore, risalente al periodo medievale. Scendendo nel centro si arriva alla cattedrale di San Martino, il duomo della città, dalla struttura medievale. Da qui si prosegue lungo via del Fillungo, ricca di negozi, per arrivare alla famosa piazza dell'Anfiteatro, con le sue botteghe di pittori e artisti.

Ma se in tanti conoscono le bellezze di Lucca, pochi sanno che è fuori dalla città che si possono scoprire gli angoli più suggestivi, con dimore storiche, giardini dal sapore antico, fontane, lavatoi, mulini, una torre avvolta da molte leggende. Basta andare nei comuni di Sant'Andrea e Pieve di Compito, insieme denominati "Borgo delle Camelie", dove si trova il regno indiscusso di questo fiore che in primavera colora il paesaggio. Per celebrarne la bellezza in tutti i week end di marzo, a cominciare da sabato 15 fino al 30, si svolge la Mostra Antiche Camelie della Lucchesia.

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In questa occasione si aprono le porte delle ville del borgo, villa Borrini, villa Orsi, villa Torregrossa e villa Giovannetti, dove si trovano alcuni dei più antichi e rari esemplari dell'elegante pianta di origine orientale e dove si svolgono mostre e degustazioni di tè, per una vacanza dal sapore orientaleggiante. Perché la camelia appartiene alla famiglia delle Teacee e dalla sua lavorazione si ricava una bevanda molto pregiata, dal gusto particolare. Proprio sabato 15 e domenica 16 marzo villa Orsi ospita la cerimonia del tè Matcha e Sencha, a cura della delegazione giapponese di Shizuoka (l'iniziativa si replica il week end successivo con l'associazione italo-giapponese Iroha).

Il principale fiore all'occhiello del Borgo è il Camellietum, un maestoso giardino alle pendici del Monte Serra che ospita oltre 700 cultivar di antiche camelie del XIX secolo. Con l'occasione è possibile farsi guidare alla scoperta delle colline circostanti e dei Monti Pisani, oltre a visitare la Chiusa Borrini, che vanta la produzione del primo e unico tè italiano.

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