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Tour della Cina

Tour della Cina: un viaggio fra tradizione e modernità | Allianz Global Assistance

Da Pechino a Hong Kong, passando per Xi’an, Pingyao e Chengdu: la Cina è pronta ad aprire le sue porte ai viaggiatori più curiosi e intrepidi.

Quando si pensa all’Asia, l’immaginario viene immediatamente ricondotto alla Cina: Zhōngguó -letteralmente “Regno di mezzo” - è il Paese più popoloso del mondo e il terzo per estensione territoriale.

Suddivisibile in 6 diverse zone per via della grandissima varietà di climi e paesaggi, la Cina può vantare un territorio complessivamente di poco più piccolo rispetto all’intera Europa: all’interno dello stesso Paese si trovano luoghi noti in tutto il mondo e presenti nell’immaginario collettivo - prima tra tutti la catena montuosa dell’Himalaya, dove si possono ammirare le vette più alte del mondo - e città dalla storia millenaria che attendono solo di essere scoperte, basti pensare alla capitale Pechino o alla futuristica Shanghai.

A questa varietà geografica corrisponde un’altrettanta varietà culturale e linguistica: la tradizione cinese è antica, complessa e variegata e, sebbene il Cinese Mandarino sia la lingua più diffusa, è possibile trovare molti diversi dialetti disseminati sul territorio cinese; oltre al Cinese e ai suoi dialetti si trovano poi anche il Mongolo, il Tibetano, l’Uiguro, il Coreano e il Kazaco.

Itinerario on demand: un tour sospeso fra tradizione e innovazione

Un viaggio in Cina dovrà quindi tenere conto di tutte queste specificità e prevedere un congruo numero di giorni per riuscire a visitare almeno le zone più interessanti: chiaramente un giro di tutta la Cina sarebbe molto difficile e dispendioso a livello di tempo, pertanto di seguito riportiamo alcuni suggerimenti per organizzare un tour che tocchi tutti i posti più importanti e imperdibili pur senza diventare eccessivamente lungo.

Tappa 1: Pechino. Il tour non può che cominciare dalla capitale Pechino, o altresì detta “Beijing” letteralmente “capitale del nord”. Le prime attestazioni della città possono essere fatte risalire al I millennio a.C., pertanto ci si trova di fronte a una zona ricchissima di storia e segnata dalle moltissime battaglie che si sono susseguite tra le varie popolazioni e dinastie. Assolutamente obbligatorio visitare la Città Proibita, edificata agli inizi del XV secolo: era questa la residenza dell’imperatore durante le dinastie Ming e Qing ed è considerata patrimonio dell’UNESCO dal 1987. Oltre alla Città Proibita, Pechino ospita centinaia di monumenti e punti di interesse disseminati per tutta la città che aspettano solo di essere scoperti dai visitatori più curiosi.

Tappa 2: Pingyao. Situata a circa 700 chilometri a sud-ovest di Pechino, Pingyao rappresentava il più importante centro finanziario di tutta la Cina durante la dinastia Qing. La città è un autentico pozzo di storia, basti pensare che nei suoi immediati dintorni si trovano circa 300 siti d’interesse archeologico, con oltre 4000 edifici risalenti alle dinastie Ming e Qing; Pingyao è infatti particolarmente famosa per le sue mura, costruite nel 1370 e ancora in perfetto stato di conservazione, tanto che sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.

Tappa 3: Xi'an. Facente parte delle quattro grandi capitali antiche della Cina, Xi’an può contare oltre 3000 anni di storia ed è il centro più grande e sviluppato della Cina nord-occidentale, oltre che una delle città più popolose. Di particolare interesse sono le pagode della grande e della piccola oca selvatica, edificate nell’VIII secolo, il mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huang e, soprattutto, il celeberrimo esercito di terracotta, che costituiva il corredo funebre del suddetto imperatore ed è stata una delle scoperte archeologiche più notevoli del XX secolo.

Tappa 4: Chengdu. Capoluogo della provincia del Sichuan, Chengdu è uno dei centri più popolosi del Paese con oltre 14 milioni di abitanti e uno dei più importanti dal punto di vista economico. La ragione precipua per visitare Chengdu è, però, la presenza del Chengdu Panda Base, la più importante riserva naturale e studio di ricerche sul panda gigante, animale autoctono considerato specie protetta: il panda è senza dubbio uno dei simboli della Cina, quindi un viaggio non può assolutamente prescindere dall’incontro con questo tenero e simpatico mammifero.

Tappa 5: Hong Kong. Reduce da una storia travagliata in qualità di unica enclave britannica sul territorio cinese per tutto il XX secolo, Hong Kong è dal 1997 completamente sotto la giurisdizione della Repubblica Popolare Cinese. Gli anni di dominazione britannica hanno però lasciato un’impronta molto forte sulla città che si presenta quindi atipica rispetto agli altri centri urbani del Paese: ad Hong Kong è infatti possibile anche vedere svariati elementi propri dell’architettura occidentale – come ad esempio le chiese cattoliche – anche se ormai a farla da padrone sono i grattacieli. A causa dell’altissima concentrazione di grattacieli, infatti, Hong Kong è considerata la città più “verticale” del mondo, basti pensare che ospita 33 dei 100 edifici residenziali più alti del pianeta.

Tappa 6: Nanchino e Shanghai. Per concludere il tour l’ideale è spendere qualche giorno a visitare Nanchino e Shanghai, poiché in qualche modo racchiudono il presente e il futuro della Cina. Nanchino, letteralmente “capitale del sud”, faceva parte delle quattro grandi antiche capitali e può vantare una storia millenaria e custodisce moltissimi esempi della tradizione architettonica cinese, come il tempio di Linggu e mausoleo di Sun Yat-sen. Shanghai dal canto suo è invece una città nettamente improntata alla modernità e compete con Hong Kong per il titolo di polo commerciale più importante del Paese: lo skyline di Shanghai è infatti similmente dominato dai grattacieli, con la Oriental Pearl Tower che si erge a vero e proprio simbolo della città e la Shanghai Tower che, con i suoi 632 metri, è il grattacielo più alto di tutta la Cina e il secondo al mondo. Shanghai è forse la più “occidentale” delle città cinesi e può quindi essere ideale come luogo di “decompressione” prima di tornare a casa.

Classici imperdibili: per toccare con mano una storia millenaria

Se stai considerando di programmare un viaggio in Cina ti sarai sicuramente reso conto che le cose da fare sono potenzialmente infinite data la vastità del Paese e delle sue peculiarità; ci sono tuttavia alcuni luoghi che devi assolutamente visitare e che dovrebbero fare parte di qualsiasi tour in Cina.

Grande Muraglia cinese: facente parte delle sette meraviglie del mondo moderno e dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987, la Grande Muraglia si estende per quasi 8.851,8 chilometri. Costruita a partire dal 215 a.C. per volere dell’imperatore Qin Shi Huang – colui che unificò la Cina – è indiscutibilmente uno dei simboli più noti della terra cinese ed è quindi un must see durante qualunque tour.

Esercito statue di terracotta: come già accennato nella descrizione della tappa a Xi’an, l’esercito di terracotta era il corredo funebre dell’imperatore Qin Shi Huang e si trova nel suo mausoleo. L’esercito è stato scoperto nel 1974 ed è considerato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: lo spettacolo offerto da questa armata di soldati in armi ancora vigili dopo millenni di quiescenza è assolutamente irrinunciabile.

Monte Tianmen: situato nella regione centrale dello Huan, il monte Tianmen è considerato una delle montagne più belle del mondo. L’attrazione più caratteristica è sicuramente la Skywalk, una passeggiata realizzata interamente in vetro che corre lungo il fianco della montagna, consentendo ai visitatori di ammirare un panorama mozzafiato: un’escursione sul monte Tianmen è caldamente consigliata, anche se per chi soffre di vertigini potrebbe essere proibitivo cimentarsi nella Skywalk.

Città proibita: situata all’interno della capitale Pechino, la città proibita era l’antica residenza dell’imperatore. L’aggettivo “proibita” deriva dal fatto che nessuno, a parte i membri della casata imperiale, poteva accedervi senza l’esplicito permesso dell’imperatore. La città proibita è una vera e propria città nella città, caratterizzata da diversi palazzi che ancora oggi rimangono intatti a fulgido esempio dell’architettura Ming.

Huanglong National Park: se si decide di visitare Chengdu non si può certamente rinunciare a una visita del parco di Huanglong, situato a soli 150 chilometri dalla città: il parco è considerato patrimonio dell’UNESCO ed è famoso per i suoi numerosi laghetti formati da depositi di calcite e per la presenza dei panda giganti. Questi bellissimi animali, sfortunatamente annoverati tra le specie in via di estinzione, sono uno dei più noti simboli della Cina e vederli allo stato brado è un’esperienza da consigliare a tutti gli appassionati di animali.

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Curiosità inedite: lo sapevi che…?

Lo sapevi che… in alcune zone della Cina si pratica la Ukai, ovvero la pesca con i cormorani: i pescatori legano un laccio al collo del cormorano in modo che non possa inghiottire la preda una volta catturatala.

Lo sapevi che… per la navigazione sul fiume Li vengono ancora utilizzate delle barche di bambù; le imbarcazioni ricordano in qualche modo le gondole veneziane.

Lo sapevi che… Il più antico pezzo di carta al mondo è stato trovato in Cina e risale al I-II sec a.C.

Lo sapevi che… il governo cinese ha deciso di adottare un fuso orario unico per tutte le zone del Paese: si ha quindi un paradosso per cui, nonostante in alcune regioni il sole raggiunga lo zenit alle 11 e in altre alle 15, queste zone condividono la stessa ora.

Lo sapevi che… la carta igienica è stata inventata in Cina al XIV secolo e veniva utilizzata dalla famiglia imperiale.

I consigli di viaggio di Allianz Global Assistance

Un tour della Cina rappresenta sicuramente un’avventura più che una vacanza rilassante: ci si dovrà immergere in una cultura radicalmente diversa da quella occidentale, altrettanto antica e soprattutto fiera della peculiarità e senza un particolare desiderio di cambiare. Dal momento che in Cina è infrequente che gli abitanti parlino un’altra lingua al di fuori del Cinese, potrebbe essere una buona idea affidarsi a un tour organizzato, in modo da non rischiare di perdersi in un Paese dove non ci si può nemmeno affidare alle diciture dei cartelli stradali (poiché sono scritti in ideogrammi).

Infine è fondamentale anche stipulare un’adeguata assicurazione per un viaggio in Cina dal momento che, durante un viaggio così lungo e impegnativo, gli imprevisti possono essere sempre dietro l’angolo.

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