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Salti nel blu: le cascate più belle d'Italia
La potenza dell'acqua, il fascino dell'altezza, il verde intorno. Ecco 8 cascate italiane che vale la pena vedere.
Hanno un fascino irresistibile. Salti nel vuoto di centinaia di metri che terminano la loro corsa in una calma piatta che sembra inspiegabile, data la forza d'urto delle loro acque. Le cascate sono in grado di incantare esploratori e visitatori per ore. Se poi si ha anche la fortuna di imbattersi in un uno o addirittura più arcobaleni la magia è completa. Ecco la nostra guida alle cascate italiane da non perdere. E il bello è che basta una breve gita in moto o in auto nel nostro bellissimo Paese per raggiungerle!
Cascate più belle in Italia, le meraviglie naturali del nord
Barbiano - Provincia di Bolzano
Arrivati a Barbiano, la segnaletica è inequivocabile: "Wasserfallweg", cioè via delle cascate. Per arrivarci basta imboccare il sentiero 6A in direzione sud, tenendo gli occhi bene aperti per godere a pieno dei paesaggi mozzafiato che si aprono in successione. Da Laion, dove la presenza umana è registrata fin dall'età della pietra, alla Val Gardena in tutto il suo splendore. Da Tagusa, con il noto Museo della Scuola, alla fortezza di Castel Trostburg, fino all'imponente massiccio dello Sciliar. È dopo tutto questo che si arriva a un gradone di roccia alto 200 metri con ben otto cascate in successione.
Parcines - provincia di Bolzano
Ghiacciai e sorgenti, laghi e ruscelli: l'acqua, nel Parco Naturale Gruppo di Tessa, è quanto mai simbolo di vita. Questa è la casa ideale per le cascate di Parcines, tra le più belle delle Alpi, soprattutto durante il disgelo (maggio-giugno) o in seguito ad abbondanti piogge. E per chi ama le emozioni forti, è possibile vivere l'esperienza di arrampicarsi o calarsi a stretto contatto con la potenza della cascata.
Molina - Provincia di Verona
Borghi antichi e opifici, mulini e malghe: il Parco delle Cascate di Molina è un museo naturale a cielo aperto, caratterizzato da un'alternanza di prati e boschi, speroni di roccia e torrenti. Il percorso per raggiungere le cascate è rilassante, adatto a un'escursione anche con bambini.
Acquafraggia - Provincia di Sondrio
Situata all'imbocco occidentale della Val Bregaglia, la cascata deve il nome dall'omonimo torrente che prende forma dal pizzo di Lago a 3.050 metri s.l.m. Diverse le cascate che la caratterizzano, da cui il nome originario "Acqua fracta", cioè interrotta da continui salti. I punti più spettacolari sono quelli vicini al fondovalle. Tra spruzzi e riflessi, queste cascate non lasciarono indifferente nemmeno Leonardo Da Vinci, che le citò nel famoso Codice Atlantico: "Su per detto fiume si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere".
Serio - Provincia di Bergamo
Il triplice salto di 166 metri di dislivello e i 315 metri di altezza fanno delle cascate del Serio le seconde più alte in Europa. La cascata prende forma da una diga i cui lavori sono terminati nel 1931 anche se in origine nasceva dal piano del Barbellino, dove vale la pena spingersi per ammirare il lago naturale "con il colore simile all'azzurro intenso del cielo spezzato dalle nevi perenni che lo circondano". Due le vie per arrivarci, entrambe da Valbondione, in circa 90 minuti: i percorsi non sono particolarmente impegnativi.
Cascate più belle in Italia, le zone del centro e del sud
Marmore - Provincia di Terni
"Udir mi parve un mormorar di fiume - che scende chiaro giù di pietra in pietra - mostrando l'uberta del suo cacume". Il tributo alla Cascata delle Marmore è firmato Dante Alighieri, ma già prima era stata fonte di ispirazione per Virgilio che nell'Eneide la descrive come "una valle d'oscure selve e tra le selve un fiume che per gran sassi rumoreggia e cade". Impetuosa e rumorosa, la cascata più famosa d'Italia è raggiungibile in 20 minuti a piedi. Il "Balcone degli innamorati", dentro al primo salto, è il luogo più romantico in cui giurarsi amore eterno.
Acquasanta – Provincia di Macerata
Situate nello scenografico contesto del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nel versante settentrionale di Monte Rotondo, le cascate dell'Acquasanta rappresentano uno dei luoghi più affascinanti della riserva naturale, immerse nella misteriosa Valle dell'Acquasanta. È possibile raggiungere questo spettacolo d'acqua percorrendo il sentiero escursionistico che parte dal comune di Bolognola, lungo circa 6 chilometri. Dopo aver incontrato diverse cascatelle di differenti dislivelli e grotte, si arriverà alle cascate dell'Acquasanta.
Marmarico - Provincia di Reggio Calabria
Grazie ai suoi 114 metri, la cascata del Marmarico è la più alta di tutto l'Appennino meridionale. Prende vita dalla fiumara Stilaro, in una terra splendida e poco battuta dai turisti come quella che dal Parco Nazionale della Sila si spinge fino al Parco Naturale Regionale delle Serre Calabresi. Dopo un tratto sterrato da percorrere necessariamente in fuoristrada e un sentierino che richiede non più di 20 minuti, all'improvviso, ecco finalmente la cascata. Il nome deriva dal dialetto e significa "lento", "pesante", probabilmente perché guardando la cascata si ha la sensazione che l'acqua, nonostante la caduta, sia immobile, come in un dipinto.