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Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Tellaro

Borghi d'Italia, viaggio alla scoperta di Tellaro | Allianz Global Assistance

Tellaro è un tipico borgo ligure sul mare, caratterizzato da una particolare leggenda e da un suggestivo paesaggio affacciato sul Golfo dei Poeti.

Il viaggio fra i borghi d'Italia più belli continua in Liguria, più precisamente nel comune di Tellaro, in provincia di La Spezia. Dal 2004 questa località fa parte del Club dei "Borghi più belli d'Italia": Tellaro si presenta agli occhi dei visitatori come un tipico paese costiero della Liguria più caratteristica, con la suggestiva chiesa di San Giorgio a picco sul mare e strette stradine che si insinuano fra case e scogliere.

"C'era una volta e c'è ancora oggi, il villaggio di Tellaro. È tutto costruito sulle rocce di un promontorio che sporge sul mare, ai piedi di una grande collina ricoperta da boschi di ulivi". Così lo scrittore Mario Soldati parla di questo borgo nelle prime righe del suo romanzo "Il polpo e i pirati". Tellaro è infatti rinomato per essere un borgo molto amato da grandi scrittori e poeti, fra cui, oltre a Soldati, D.H. Lawrence e Tomlinson.

Questo piccolo museo a cielo aperto è una vera e propria perla della Liguria, in cui poter scoprire la vera essenza della regione e perdersi fra storie leggendarie, come quella del polpo gigante che salvò gli abitanti del paese dall'attacco dei pirati saraceni. Sei curioso quindi di scoprire cosa vedere a Tellaro, qual è la storia del borgo e quali sono i piatti tipici da assaporare? Bene, allora partiamo!

La storia di Tellaro, le tappe principali

Il nome del borgo di Tellaro ha origini non certe. Potrebbe derivare dalla parola "tela", per via dei commerci di tele e stoffe, oppure dal latino "telus", che indica invece il dardo usato per difendersi, o ancora dall'etrusco o paleo-ligure "tular", che significa invece "confine del villaggio".

La storia del borgo di Tellaro è molto legata a quella di Lerici. Nel VII secolo a.C. gli etruschi occupano il golfo e danno origine alla città di Luni: solo nel X secolo d.C. però Berengario conferma al vescovo Adalberto i possedimenti che già erano stati concessi alla chiesa di Luni, fra cui Barazzano, un antico insediamento romano. Proprio quest'ultimo rappresenta il nucleo originario di Tellaro, di cui oggi rimangono dei ruderi.

Nel 1152 Lerici entra a far parte del territorio della Repubblica di Genova, anche se rimane contesa con quella di Pisa. Fino al 1398 Barazzano segue gli andamenti politici della vicina Lerici: proprio in quell'anno in un documento viene citato fra i possedimenti di Genova il castello di "Telaro", detto anche di San Giorgio e divenuto successivamente una chiesa.

Nel 1400 il borgo di Barazzano, rimasto senza la protezione di pisani e genovesi, viene raso al suo dai saraceni durante la notte di Natale. I sopravvissuti si rifugiano a Tellaro, che entra così nella storia. È solo però nel 1564 che Tellaro riesce ad avere il suo primo rettore.

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Cosa vedere a Tellaro e come raggiungere il borgo?

La storia di Tellaro ti ha affascinato e non vedi l'ora di visitare questo borgo? Raggiungere Tellaro è molto semplice. Se arrivi in auto prendi l'autostrada A12 Genova-Livorno, esci a Sarzana e imbocca la SP1 e poi la SP331 seguendo le indicazioni per Lerici. Poco prima di arrivare alla città, a ridosso della zona a traffico limitato, svolta a sinistra e segui le indicazioni per Tellaro. Il borgo è raggiungibile anche in battello, con partenza da La Spezia, Portovenere o Cinque Terre e scalo a Lerici: per proseguire utilizza poi il bus che collega Lerici e Tellaro. In alternativa, se ti trovi già in zona, potrai raggiungere Tellaro anche attraverso uno dei tanti sentieri che partono dai borghi sovrastanti e scendono verso il mare.

Per quanto riguarda invece cosa vedere a Tellaro sicuramente il simbolo del borgo è la chiesa di San Giorgio. Si tratta di un edificio del XVI secolo di colore rosa pastello, costruito a picco sul mare. Al suo interno vi sono i marmi che provenivano probabilmente dalla chiesa di Barazzano, oltre a una pala marmorea del XVI secolo. Una particolarità di questo luogo è che la vecchia chiesa, con la sua abside, ricorda molto una nave pronta a essere varata. La chiesa di San Giorgio è poi famosa per essere legata alla leggenda del polpo: si narra che una notte un polpo gigante, suonando a martello le campane della chiesa, è stato in grado di salvare la popolazione del borgo da un attacco dei pirati saraceni. In ricordo di questa leggenda, tradizionalmente la prima domenica di agosto, si svolge la sagra del polpo.

La parte più antica del borgo di Tellaro è percorribile soltanto a piedi, attraversando i suggestivi carrugi, le tipiche viuzze strette liguri: qui puoi ammirare caratteristici scorci e fare splendide fotografie al paesaggio circostante. La Piazzetta della Marina rappresenta il cuore del centro storico di Tellaro. Nella parte orientale della piazza troverai due grosse vasche in pietra: un tempo utilizzate come lavatoio pubblico, dato che scorreva nel borgo un piccolo torrente. Dalla parte opposta della piazzetta vi è invece uno scivolo, utilizzato per l'ingresso in acqua delle barche da pesca. Dalla Piazzetta della Marina, attraverso un breve percorso pedonale, è possibile raggiungere un grosso scoglio adagiato sulla riva, chiamato "il Grò". Questo è forse il miglior punto panoramico di Tellaro: da qui potrai ammirare tutto il Golfo dei Poeti e la baia che abbraccia La Spezia, di cui Tellaro rappresenta l'estremità orientale.

Nella lista di cosa vedere a Tellaro non potrà poi mancare l'Oratorio di Santa Maria in Selàa. Si tratta di una chiesa costruita nel '600, ricavata delle antiche fortificazioni del borgo. La facciata e il terrazzo, che offre una splendida vista sul mare, sono le parti più caratteristiche dell'edificio. Durante la Seconda Guerra Mondiale questa chiesa venne sconsacrata e usata come alloggio militare. Dopo un restauro l'edificio è diventato sede di mostre temporanee nonché di celebrazioni per i matrimoni civili.

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Borgo di Tellaro, cucina tipica e curiosità

La tradizione culinaria di Tellaro trae ispirazione sia dai prodotti tipici della Liguria che dalla storia del borgo. La leggenda del polpo, ad esempio, ha influenzato la creazione di uno dei piatti tipici del luogo, il polpo alla tellarese. Il polpo viene fatto lessare con le patate e condito poi con l'olio locale, olive snocciolate e un trito di aglio, prezzemolo, sale e succo di limone.

Il polpo viene proposto poi anche in un'altra versione, ovvero il polpo "all'inferno": il pesce viene stufato con foglie di alloro, maggiorana, peperoncino, pomodoro e con una spruzzata di vino bianco. Un'altra prelibatezza culinaria tipica del luogo è la focaccia dolce con uvetta, pinoli e canditi : si tratta di una versione più morbida della famosa focaccia genovese.

Scoperti i piatti tipici del luogo passiamo a vedere quali sono i ristoranti dove poter gustare queste bontà. L'Osteria del borgo è senza dubbio uno dei locali più caratteristici: questo ristorante ti stupirà con la sua suggestiva terrazza affacciata sul mare e i primi piatti preparati con materie prime di qualità! All'Osteria La Caletta potrai invece deliziare il tuo palato con il menù degustazione, che prevede 20 varietà di pesce e altrettante preparazioni: il menù si struttura in tre fasi, assaggi freddi, tiepidi e caldi. La vasta selezione di prelibatezze del mare varia in base alla stagionalità e alla disponibilità del pescato del giorno.

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Nella zona de La Spezia esiste un dialettico tipico, il dialetto spezzino. Questa parlata ha importanti punti di contatto sia con il genovese che con i dialetti della Lunigiana, dai quali comunque si distingue. Il dialetto spezzino si caratterizza per una particolare cantilena, oltre che per una propria fonologia, che risente sia dell'influenza toscana che di quella emiliana. Esistono diverse varianti fonetiche di questo dialetto, tutte riconducibili alle zone geografiche distinte del territorio.

Sei già pronto per partire per Tellaro? Bene, prima di fare le valigie ricordati però di scegliere un'assicurazione per viaggiare in sicurezza in Italia e visitare in totale serenità questo caratteristico borgo italiano.

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